il Torino Calcio si apprestava a giocare i play-off per l'accesso indiretto in serie A, li avrebbe vinti, ma una settimana più tardi il suo proprietario sarebbe stato indagato per una falsa fideiussione.
Vi risparmio il tragico epilogo, volevo invece dare il mio parere su tutta la vicenda, alla luce di quello che si scopre in questi giorni.
Il punto chiave del fallimento Toro della scorsa estate (che non è stato un vero fallimento perchè Cimminelli fu costretto a chiedere la liquidazione volontaria, e tutt'ora non è fallito) è stata la falsa fideiussione avuta dall'ex presidente del Venezia Gallo ('n'altro buono). Senza indagare su quanto scemi siano stati gli uni a crederci e quanto farabutto l'altro a falsificarla, un'altra fideiussione avrebbe qualche settimana più tardi dovuto salvare la società granata, ed era una normale fideiussione chiesta alla Sai di Ligresti. Fideiussione che nel giro di una notte non è stata più disponibile.
Qui inizia la parte poco chiara e le mie supposizioni:
Cimminelli era ed è il proprietario della Ergom, società di materie plastiche che fa tutti i cruscotti e altre parti in plastica per il Gruppo Fiat. A settembre sarebbe uscita la Grande Punto. Inoltre la gi*ve stava perfezionando l'affare Delle Alpi, e Giraudo diceva ai giornali che a Torino c'era spazio solo per una squadra.
Secondo me è scontato a questo punto pensare che la cupola bianconera/ovina, temendo da un lato che i guai finanziari del Toro intaccassero anche la sua controllante, la Ergom, e di riflesso incrinassero la delicata opera di risanamento della Fiat che passava proprio attreverso la nuova punto, dall'altro cercando di perseguire quel sogno di essere l'unica squadra di Torino (provate a cercare Torino Fc con Google...), abbia dato il colpo di grazia alle vicende del Toro, impedendo di consegnare la fideiussione Sai.
Qui riprendono i fatti: il Toro viene messo in liquidazione, anche se per i media e per la Figc è fallito. Parte il lodo petrucci e arrivano Rodda, Marengo e Giovannone. Quest'ultimo, semi analfabeta, per la parlata ciociara faceva venire in mente Lotito, dal quale però aveva preso più volte le distanze. Si dimostrava anche bugiardo, oltre che analfabeta, visto che Lotito era suo cognato, come mi fu riferito qualche mese più tardi. Adesso se viene fuori che Lotito e Moggi avevano contatti più che amichevoli, mi viene di nuovo spontaneo pensare che questo è stato l'ultimo tentativo della cupola di riprendere il controllo del Toro, com'era con Cimminelli, per distruggerlo definitivamente.
Questo finchè è arrivato Urbano Cairo e ha posto fine a tutte queste schifezze.
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2 commenti:
Non è vero che il Toro di Cimminelli non è ancora fallito: il Torino Calcio 1906 in liquidazione è stato dichiarato fallito con sentenza del settembre 2005. Basta verificare in Tribunale presso i registri disponibili al pubblico o fare una visura camerale ordinaria. ;-)
ti ringrazio della puntualizzazione, mi sono informato è allo stato attuale il Torino Calcio Spa è in fase di concordato preventivo. Io mi sbagliavo dicendo che non era fallito, ma è vero che non è stato dichiarato fallito, è stato cimminelli a chiedere la liquidazione. Questa procedura è più lunga ed è per questo che la liquidazione dei beni,trofei inclusi, sta andando per le lunghe.
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